Federico Lattanzi invita a ricercare bellezza, nella nostra vita, nella vita dei nostri studenti, troppo spesso la trascuriamo, perdendo contatto, smarrendola. Non esiste vita senza bellezza, senza meraviglia, scoperta, senza orizzonti. La bellezza mantiene aperti, consente quell’apertura del cuore qualsiasi cosa accada.
Il desiderio è quello di accompagnare gli studenti nella crescita, proponendo un ambiente classe aperto e inclusivo, dove accogliere tradizione, saperi, prassi millenarie, e innovazione, digitalizzazione, nuove metodologie d’apprendimento. Ambiente dove andare a strutturare abilità e competenze, necessarie a trovare la propria dimensione culturale e la propria realizzazione professionale. E allo stesso tempo offrire un’altra opportunità, mettersi sulle tracce del proprio progetto di vita mettendo abilità e competenze al servizio delle proprie qualità innate, al servizio dei propri talenti, andando a realizzare i propri desideri, le proprie qualità dell’essere, diventando pienamente autentici. E aprirsi al viaggio alla conoscenza di sé.
Bisogna sognare la propria vita affinché possa realizzarsi, dunque sarebbe bello dire loro, dire ai nostri studenti “rallenta, non ti affannare, non mi interessa quanto ricordi, quanto hai appreso, non mi interessa valutarti, mi interessa la ricchezza dell’esperienza, mi interessa sapere se hai incontrato gioie e dolori, se hai incontrato paure e vissuto passioni, se alla fine hai conosciuto l’amore. Mi interessa sapere se il fuoco sacro dentro di te è acceso, attorno al quale se tu vorrai mi siederò ad ascoltare la tua storia”.
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